La lingua lettone appartiene alla famiglia delle lingue indoeuropee del gruppo baltico. Dal 1918 il lettone è la lingua ufficiale della Repubblica di Lettonia. L’unica lingua a cui essa si avvicina è il lituano, parlato nella vicina Lituania. Il lettone non è dunque una lingua slava, nè tanto meno finnica (come l’estone, ad esempio). Un tempo le tribù baltiche che abitavano i territori delle attuali Lettonia e Lituania parlavano un’unica lingua, che gli studiosi chiamano protobaltico. Si pensa che il lettone iniziò a differenziarsi dal protobaltico nel corso del VII secolo d.C.
Le tribù baltiche che abitavano il territorio dell’odierna Lettonia subirono l’influenza linguistica del sostrato finnico. Prima che i gli antenati dei Balti raggiungessero il territorio delle attuali Lettonia e Lituania qui vivevano genti di stirpe ugrofinnica, in parte assimilate dai Balti e in parte spinte verso Nord, cioè verso le attuali Estonia e Finlandia. Proprio per questo in lettone si accentua ogni parola sulla prima sillaba, proprio come avviene in estone e in finalndese. In seguito, a partire dal XIII secolo, il lettone subì l‘influenza del tedesco, che era la lingua dei ceti nobili e mercantili, adottando numerosi lemmi del tedesco in uso in quella che allora era definita la Livonia.
Ciò aumentò ulteriormente la lontananza tra la lingua lettone e le altre lingue baltiche del sud, che andarono a confluire nel lituano.
Il lettone è una lingua sintetica, la cui grammatica presenta un sistema di declinazioni piuttosto articolato. Esistono sei declinazioni del nome, ognuna dotata di sette casi flessivi. Anche il sistema verbale è complesso. L’uso corretto dei verbi richiede infatti la conoscenza dei loro paradigmi.
Parlato come lingua madre da oltre il 70% della popolazione, è conosciuto anche da buona parte degli abitanti del paese la cui prima lingua è il russo.
Lo sviluppo della lingua lettone scritta iniziò nel XVI secolo sotto l’impulso della Riforma di Lutero. I primi testi in lingua lettone vennero pubblicati per permettere ai pastori di officiare i riti nelle chiese e di di comprendere le sacre scritture. Il più antico testo in lettone sopravvissuto fino ai nostri giorni è la Preghiera del Signore che, insieme a una descrizione della Livonia, fu pubblicato nel 1550. Il primo libro stampato in lettone fu invece un catechismo, pubblicato a Vilnius nel 1585. Il primo dizionario tedesco – lettone fu pubblicato nel 1638 dal duca di Curlandia Georg Mancelius mentre un pastore luterano, Ernst Glück, tradusse e pubblicò la prima Bibbia in lettone.
La lingua lettone si affermò come idioma scritto solo tra il XVIII e il XIX secolo. In quel periodo iniziò a svilupparsi l’idea di una nazione lettone, con la traduzione di importanti scritti tedeschi relativi alla cultura locale.
Tra i padri della letteratura lettone si annoverano, primi fra tutti, Krišjānis Barons e Rainis, autore de “Il cavallo d’oro”, una delle opere più importanti della letteratura lettone contemporanea.