La Lituania celebra 100 anni di indipendenza

Era il 16 febbraio del 1918 quando i firmatari dell’atto di indipendenza proclamarono al popolo e alla comunità internazionale la nascita della Repubblica di Lituania.

La dichiarazione ebbe luogo solennemente e venne annunciata dal balcone di quella che sarebbe stata rinominata in seguito “la Casa dei Signatari”, al numero 26 della Pilies gatvė (in lingua italiana „Via del Castello“), coronando il sogno, perseguito per decenni, dell’intellighènzia borghese che la aveva voluta.

Vilnius divenne la capitale del nuovo Stato. Tuttavia, a causa delle rivendicazioni polacche sulla città, nel 1920 la capitale fu trasferita a Kaunas, che rimase il cuore dello Stato fino al 1945, quando la Lituania fu annessa, dopo gli eventi bellici, all’Unione Sovietica.

 

Il periodo di occupazione politica e militare durò fino al 1990. L’11 marzo di quell’anno venne ripristinata l’indipendenza della Repubblica.

In poco più di 25 anni di libertà la Lituania si è reinserita con successo nel contesto europeo.

Oggi il paese è orgoglioso dei suoi primati: non solo vanta un debito pubblico tra i più bassi d’Europa (si posiziona meglio solo la vicina Estonia) e la miglior diffusione della rete internet a banda larga, ma Vilnius è nota come una delle città d’Europa con il più alto tasso di soddisfazione sulla vita, facendo meglio, secondo alcuni dati, di Svezia e Germania. Non è un caso se la comunità italiana è in rapida crescita, soprattutto nella capitale, dove la disoccupazione giovanile è bassissima, i trasporti pubblici sono efficienti e il verde pubblico ricopre più del 70% dell’area urbana.

AUGURI, LITUANIA!