ambraambra

È suggestiva e poetica l’ immagine evocata dalle parole di Eduardas Mieželaitis, scrittore lituano della prima metà del Novecento: nelle vene dei Balti scorre ambra.

E, infatti, la preziosa resina rappresenta un tratto davvero distintivo dell’identità delle popolazioni del mar Baltico. Non c’è casa, in Lituania, Lettonia ed Estonia, in cui non vi sia un frammento, un pezzo, un ornamento in ambra.

Con quel suo brillante colore a metà strada tra il giallo e il marroncino, e talvolta con tratti di piacevoli tonalità di rosso, l’oro del Baltico ha affascinanti origini leggendarie: i pezzi di ambra sarebbero schegge di un castello distrutto, le cui rovine riposano sommerse sui fondali del mare.

Si trattava, un tempo, della splendida dimora della disinibita Jūrate, divinità marina dei lituani, distrutta dai fulmini di Perkūnas, il padre dei tuoni, come punizione per il sentimento d’amore della dea nei confronti di un umile pescatore. I frammenti d’ambra sul Baltico ricorderebbero, dunque, in eterno le pene e le sofferenze di quel romantico sentimento proibito.


L’importanza
dell’ambra, per le popolazioni lituana, lettone ed estone, non è soltanto culturale, ma anche economica: il territorio a nord est dell’Europa, infatti, è uno dei pochi al mondo ad averne, e nel corso delle epoche storiche, grazie agli incessanti scambi commerciali, numerosissimi mercanti ne hanno raggiunto le coste, recando importanti benefici sociali.

E l’ambra, come detto, è anche misticismo e suggestione. Dall’antichità, specie in Lituania, le si attribuiscono poteri mistici, grazie agli elementi naturali di cui è composta: l’acqua, la terra e l’aria, che combinandosi e agendo sulla resina dei pini, circa 50milioni di anni fa, hanno lasciato ai balti, in eredità, questo piccolo tesoro.

Oggi lo si trova un po’ ovunque, e che sia nelle botteghe o nei mercatini, nelle gioiellerie e nei negozi di souvenirs, le genti del baltico continuano a preservarlo, coltivando e sviluppando la produzione di questo loro patrimonio. Ed ecco come, dunque, sia possibile non solo trovare l’ambra forgiata in eleganti ornamenti, ma anche utilizzata per la realizzazione di cosmetici, saponi e incensi (non di rado, questi, usati anche durante le celebrazioni religiose), o sfruttata per ottenere piccoli benefici per l’organismo, grazie all’acido succinico, in grado di rafforzare il sistema immunitario.

E in fine, c’è la bella stagione: quando le onde increspate del mar Baltico raggiungono le spiagge, si può anche provare a raccogliere i pezzi di ambra che si accumulano sul bagnasciuga. Durante lunghe passeggiate. Da soli o in compagnia, e sempre immersi nelle bellezze di una natura vergine e, mai come in questo caso, molto “preziosa”.