È ufficiale: dal 15 maggio gli stati baltici riaprono i confini interni. Sarà quindi possibile per i cittadini lituani, lettoni ed estoni circolare nel territorio delle tre repubbliche baltiche senza alcun tipo di restrizione. Lo stesso sarà consentito ai cittadini stranieri residenti in possesso di regolare permesso di soggiorno. 

La decisione è arrivata dopo le consultazioni avvenute tra i ministri delle salute di Lituania, Lettonia ed Estonia, in risposta alla stabilità della situazione epidemilogica, che pare essere sotto controllo, allo stato attuale, in tutti gli stati baltici.

Prende forma una sorta di BENELUX del Baltico, che vede libertà di circolazione di merci e persone in un’Europa costretta a dividersi e a chiudere i confini per rispondere alla minaccia del Covid-19. 

Non si tratta di una novità: Lituania, Lettonia ed Estonia già trenta anni fa avevano pensato di associarsi, eliminando i confini interni. Il progetto venne tuttavia reso superfluo dall’avvio dei negoziati per l’adesione alla UE, poi avvenuta nel 2004. Come per il BENELUX, in quel caso si parlava di ESTLALIA, acronimo derivato dalle iniziali dei nomi dei paesi che ne avrebbero fatto parte.

Chi avrebbe mai detto che la minaccia del Coronavirus avrebbe riportato in auge un progetto che sembrava dimenticato da decenni? La storia, come spesso accade, si ripete e ci sorprende…