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LE CRcrociateOCIATE DEL NORD

L’Ordine dei Cavalieri Portaspada, conosciuto in latino sotto il nome di Fratres militiae Christi ed in tedesco come Schwertbrüder, venne fondato dal vescovo Alberto di Riga nell’anno 1202.

Lo stesso vescovo, che proveniva da Brema, l’anno precedente aveva fondato la città di Riga.

La creazione di tale ordine monastico-cavalleresco, che si ispirava a quello dei Templari, sia per la simbologia sia per le regole interne, era quello di promuovere e proteggere l’opera di cristianizzazione nell’area del mar Baltico, all’epoca ancora pagana. I Portaspada adottarono come distintivo, cucito sopra il loro mantello bianco, una spada rossa sotto una croce rossa. A soli due anni di distanza, nel 1204, papa Innocenzo III riconobbe ufficialmente lo statuto dell’Ordine. In base agli accordi i Portaspada avrebbero dovuto mettersi al servizio esclusivo del vescovo Alberto. Nella realtà, invece, essi agirono in grande autonomia per anni ed anni, sicché nel 1218 Alberto, nella speranza di riprendere il controllo sui cavalieri dell’Ordine, si vide costretto a richiedere l’aiuto del re di Danimarca Valdemaro II. Tuttavia questi, conscio della determinazione dell’Ordine dei Portaspada, ben pensò di lasciare inascoltata la richiesta di aiuto del vescovo Alberto, alleandosi piuttosto con i cavalieri stessi. Con essi ed il suo grande esercito Valdemaro II si diresse alla conquista dell’Estonia: dopo la decisiva battaglia di Lyndanisse (presso l’odierna Tallinn) del 15 giugno 1219 l’Estonia settentrionale cadde sotto le mani dei Danesi: questo fu motivo di onore, gloria e vanto anche per i Portaspada.

La sede strategica dei Portaspada si trovava però nel sud dell’Estonia, presso il castello di Fellin, l’odierna Viljandi. Altri importanti roccaforti erano costituite dalle città, ora lettoni, di Cēsis (Wenden), Sigulda (Segewold), Aizkraukle (Ascheraden), Kuldīga (Goldingen), Alūksne (Marienburg) e dalle città estoni di Tallinn (Reval) e Paide (Weissenstein).

Da tali roccaforti i Portaspada si spinsero alla conquista dei territori dell’Europa Nord Orientale, sospinti dalla sete di facili prede e ricchi bottini. Entrarono così in conflitto con le tribù baltiche occidentali, fino a quando, nel 1236, non vennero sconfitti in battaglia campale dalle truppe del nascente Stato lituano, guidato dal re Mindaugas.

Dopo questa cruente battaglia, nel corso della quale rimasero uccisi moltissimi dei suoi cavalieri, l’Ordine accettò di fondersi a quello Teutonico, per costituire il nuovo Ordine di Livonia.

L’Ordine livonico continuò a più riprese a scontrarsi con lo Stato lituano, fino al 1410, quando venne sconfitto in battaglia campale dall’esercito lituano-polacco guidato dal Granduca lituano Vytautas e dal re di Polonia Jogaila, nel corso di uno scontro noto in Lituania come battaglia di Žalgiris, dal luogo della località in cui si svolse.

Gregorio Ussardi

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