ManifestoManifesto
Il manifesto con il quale veniva annunciata agli abitanti di Klaipėda l’annessione della città alla Repubblica di Lituania

Anche la Lituania ha avuto la sua spedizione dei 1000. Si tratta di un evento storico di cui i Lituani sono orgogliosi (a buon diritto, direi), ma di cui all’estero si conosce ben poco. Eppure fu uno di quegli eventi che avrebbero portato allo scoppio della seconda guerra mondiale (la Germania non accettò mai di buon grado la perdita delle città portuali delle Prussie Orientali, tra cui, oltre a Danzica, vi era anche Memel, come Klaipėda un tempo era nota, nell’estremo nord delle province baltiche della Germania). Dopo il primo conflitto mondiale infatti, nel 1919, in seguito a diversi secoli di dominazione tedesca, Klaipėda era stata assegnata in amministrazione ai paesi dell’Intesa, che, a loro volta, la avevano affidata alla Francia. Come era appena avvenuto per Danzica, anche di Klaipėda si intendeva fare una città autonoma, sottraendola all’amministrazione della borghesia tedesca, che per secoli, a partire dal Medioevo, l’aveva dominata. I delegati francesi governarono così la capitale della Piccola Lituania (tuttora la zona di Klaipėda è nota come Piccola Lituania o Lituania Minore) per alcuni anni. Ma ll governo di Kaunas intendeva fermamente portare a compimento l’unità nazionale: se i Polacchi avevano occupato Vilnius, che era stata annessa alla Polonia con un vero e proprio colpo di mano ad opera del generale Zeligowski, Klaipėda non poteva restare nelle mani dello straniero.
Il 22 dicembre del 1922 si costituì il Comitato Supremo per la Piccola Lituania, che organizzò drappelli di volontari per sostenere la “questione di Klaipėda”, segretamente favoriti dal governo di Kaunas, allora capitale della giovane repubblica baltica.
1350 valorosi, di cui 300 cittadini di Klaipėda, si unirono così assieme e il 10 gennaio 1923 entrarono nel territorio della città. Il conflitto era inevitabile. Gli uomini di Polovinskis, detto Budrys, a capo della spedizione, si scontrarono con i Francesi, che il 15 gennaio si arresero all’esercito lituano. Di lì a breve l’annessione di Klaipėda, che sarebbe diventata il porto più importante dello stato lituano, venne riconosciuta dalla Comunità delle Nazioni e dagli altri stati europei.
L’evento è stato ricordato quest’anno da manifestazioni storiche che hanno celebrato il novantesimo anniversario dell’annessione di Klaipėda. Il passaggio di Klaipėda alla Lituania rese politicamente lituane anche buona parte della penisola dei Curoni con la città di Nida (dove visse anche lo scrittore tedesco Tomas Mann), della zona costiera fino a Palanga (che è ora un’importante località di villeggiatura), delle cittadine di Šilutė e Pagėgiai e del territorio circostante.
Il 15 gennaio per le strade della città si sono rivissuti i momenti drammatici di 90 anni fa e sono ricomparsi, grazie ad una ricostruzione storica sapiente e meticolosa, i 1350 eroi che, armati di carabine, costrinsero i francesi alla resa, restituendo la città e il suo porto al legittimo governo di Kaunas. L’evento venne ratificato e reso noto alla popolazione il 20 gennaio del 1923.

Auguri Klaipėda!
Guarda il video della ricostruzione storica!