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Indro Montanelli

Indro Montanelli, uno dei massimi esponenti del giornalismo italiano del secolo scorso, visse in Estonia, a Tartu, dove fu lettore di lingua italiana all’università, e a Tallinn, dove diresse l’Istituto Italiano di Cultura.

Montanelli fu inviato in Estonia grazie all’intervento di Bruno Buttai, che riuscì così ad evitargli il confino, dopo che il giornalista scrisse sarcasticamente della battaglia di Santander (che vide il trionfo dei franchisti sull’esercito repubblicano), svoltasi durante la guerra civile spagnola. La cosa non piacque al regime e Mussolini stesso radiò Montanelli dall’albo dei giornalisti.

Dopo il soggiorno estone, nel 1938, Montanelli tornò in Italia e iniziò a scrivere per il Corriere della Sera.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, tuttavia, Montanelli tornò nuovamente in Estonia, attraversando la Polonia e le repubbliche baltiche e, nel 1939, da Tallinn si recò nella vicina Finlandia. Qui divenne testimone del tentativo di annessione del paese nordico all’Unione Sovietica e della guerra d’inverno con I cento giorni della Finlandia, una raccolta di corrispondenze inviate al Corriere italiano sul conflitto tra Russia e Finlandia.

Indro Montanelli in Estonia